I 12 progetti nerviani in mostra sono stati prototipati sulla base della modellazione condotta da NerViLab della Sapienza, Roma e da Mario Sassone del Politecnico di Torino
I modelli fisici delle opere presentate in mostra presso il Laboratorio Nervi sono stati ideati al fine di contribuire alla comprensione del pensiero nerviano puntando a trametterne l’esito più felice: l’espressività spaziale delle composizioni strutturali comunicate tramite il linguaggio geometrico. Da qui è nata la scelta di proporre dei modelli fisici astratti, nei quali gli schemi statici, le geometrie degli elementi strutturali e delle loro connessioni, le trame delle nervature e le tessiture degli elementi modulari fossero chiaramente leggibili.
L’esperienza del NerViLab ha permesso di investigare la spazialità della composizione strutturale delle opere di Pier Luigi Nervi da una nuova prospettiva, offerta dall’attenta combinazione delle attuali tecnologie della modellazione informatica e della prototipazione rapida.